
La borsa di Tadao Ando
La Borsa del Commercio di Parigi, a lungo abbandonata nel cuore de Les Halles, tra il Louvre e il Centro Pompidou, diventa museo grazie al genio dell’architetto giapponese Tadao Ando.
Forse geloso – commenta qualcuno – della scintillante Fondazione Vuitton del rivale Bernard Arnault, proprietario del gruppo del lusso LVMH, il plurimiliardario François Pinault ha finanziato i lavori di restauro dell’edificio che ora ospiterà parte della sua collezione d’arte contemporanea.
All’interno della Borsa, è stato collocato un cilindro di cemento armato – 30 metri di diametro e 9 di altezza – a rappresentare un ponte tra il passato, il presente e il futuro. Tadao Ando aveva già utilizzato questo materiale nella ristrutturazione di Punta della Dogana, a Venezia, sempre su commissione di Monsieur Pinault.
Sono poi stati restaurati tutti gli affreschi presenti sotto la cupola, in ferro e vetro, realizzati per l’Expo universale del 1889. Saranno circa le opere esposte – a rotazione – nelle diverse sale dell’edificio dato in concessione alla Pinault Collection dal Comune di Parigi per 50 anni.
Altri articoli
-
Pasqua, arte e speranza6 Aprile 2021
-
Biennale, avanti tutta!27 Marzo 2021
-
Ciao Turi, riposa in pace17 Marzo 2021
-
La borsa di Tadao Ando24 Febbraio 2021
-
Il vino, l’arte, il vulcano15 Febbraio 2021